Stasera ci sono due amici a cena. coppia affiatata, ci conosciamo da anni, hanno già assaggiato molti dei nostri piatti. vorrei sorprenderli e decido di usare la pasta fresca. Tagliatelle. Quelle dell’Artigianpasta sono perfette: sottili, morbide, sempre al dente, mai scivolose. Il problema con la pasta fresca è che si comporta come una spugna: assorbe tutto quello che ci metti dentro, per questo si cucinano quasi sempre con sughi rossi e abbondanti. ma io voglio qualcosa di diverso. proverò con carciofi, crema di soia e salsicce di pollo e tacchino.
Comincio dai carciofi. confezione da 500 grammi in microonde per 10 minuti, nell’acqua due bucce di limone. vengono teneri teneri. mi limito a togliere le foglie esterne più dure, se serve. taglio gli spicchi in fette sottili e li metto in padella con aglio, olio, due alici invece del sale. li voglio dorati, non fritti. a metà cottura aggiungo mezzo bicchiere di vino bianco o di birra analcolica. a parte faccio andare le quattro salsicce di pollo e tacchino. le riduco a bocconcini con un cucchiaio da caffè. sono gustose e leggere, alla nostra età meglio non esagerare la sera a cena. anche qui, a scelta vino o birra. siamo cinque a cena, calcolo 80/90 grammi di pasta a testa, mi basta una confezione da 500 grammi. la crema di soia non ha bisogno di cuocere a lungo, sostituisce benissimo la panna ed è molto più leggera, ne posso usare due confezioni per dare alla pasta qualcosa in cui nuotare e la aggiungo ai carciofi.
appena scolo la pasta (3/4 minuti in abbondante acqua bollente) la metto in padella e ci aggiungo un bicchiere di latte di capra. leggero, digeribile, saporito, in cucina funziona benissimo per allungare, stemperare, sciogliere. poi il condimento, che faccio girare con la pasta. raccolgo una forchettata di pasta e la metto dentro ad un mestolo, poi impiatto; due forchettate a testa, le porzioni si fanno da sole, bell’effetto coreografico con una spolverata di ricotta salata e di prezzemolo fresco. e vai con la festa.